Luna è uno di quei casi non facili affrontare.

 

Quando una vita sta per volgere al termine il cane cambia atteggiamenti e al proprietario si spezza il cuore. Non è raro che il cane viva stati d’animo che comprendono ansia, paura, depressione, tristezza, panico, confusione. Quando si verificano situazioni del genere accompagnare il proprio animale verso una fine serena è molto importante. Anche quando sono anziani, moribondi o gravemente malati le loro emozioni influenzano la qualità della loro vita.

 

La storia di Luna ne è un esempio.

 

Quando Manuela mi ha contattata mi ha raccontato di una Luna che a causa di un sarcoma alla zampa zoppicava vistosamente. Da qualche tempo aveva iniziato ad avere paura di uscire dalla sua cuccia perchè ogni volta scivolava con le zampe sul pavimento, cadendo e facendosi male.

 

Aveva iniziato a ansimare nella cuccia e a tremare, non voleva più uscire e la sua qualità di vita era bassissima. Per lei (e per Luna) quella situazione era straziante. Al di la del disagio fisico, Luna stava vivendo con terrore e ansia gli ultimi mesi della sua vita, il che rendeva ancora più straziante la situazione. Manuela però è una guerriera, ed era pronta a tutto per vederla andare via serena. Il suo obiettivo era accompagnarla fino all’ultimo momento, starle vicino e farle sentire che lei c’era.

 

E soprattutto, voleva vederla andare via senza il terrore che ormai l’accompagnava.

 

 

Iniziammo un percorso di fiori di Bach e Luna immediatamente smise di ansimare e di tremare quando era il momento di uscire. Era in generale molto più rilassata. Quando Luna si è spenta, Manuela mi ha detto che l’ha vista andare via serena.

 

Ecco il suo racconto:

“Luna era una cagnolona abbastanza indipendente, non amante del contatto fisico né con gli umani né con i suoi simili. Nell’ottobre 2015 , dopo mesi di zoppia in cui si supponeva la rottura del crociato, viene fatta diagnosi di sarcoma alla coscia. Lei ha sempre più difficoltà ad alzarsi dalla cuccia e paura a camminare in casa per paura di scivolare. Era spesso in ansia, iperventilava e, quando mi guardava, sembrava chiedermi aiuto, non capendo cosa le stesse succedendo! Così è iniziato il percorso con i fiori e nell’arco di pochi giorni si è visto il cambiamento. Non più spaventata, non ansimava più, aveva iniziato ad appoggiarsi a me quando era stanca di camminare, meno rigida quando l’aiutavo ad alzarsi. Nei mesi successivi ci sono stati momenti di tensione da parte sua nei confronti degli altri cani. Ringhiava per allontanarli e abbiamo risolto cambiando posizione della cuccia e creando uno spazio più ampio intorno a lei. E Rescue per tutti! Nei momenti di noia strappava tutto quello che era a portata di bocca e anche lì il Rescue era magico! Ha apprezzato sempre di più il contatto fisico con me fino ad appoggiare il suo muso al mio petto!”

 

Grazie a Manuela Dondi per la sua storia.

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